La casa di zucca e la vecchia strega Perfidia

 

 

Un giorno due fanciulli, Mirko e Livio, si incamminarono all’interno di un bosco. Lungo il percorso si imbatterono in una singolare casetta a forma di zucca. Era già quasi buio e tutt’intorno regnava una strana atmosfera.

“Proviamo a bussare” - suggerì Mirko all’amico. - Poco dopo aprì una vecchietta dall’aspetto poco rassicurante, si trattava della strega Perfidia, indossava un vestito di colore scuro e sulla testa portava un bizzarro cappello a punta. ” Entrate, entrate pure miei cari fanciulli!” - disse in modo gentile la donna. -

Una volta all’interno, lo sguardo dei fanciulli si indirizzò verso la cucina, dove da un grosso pentolone fuoriusciva un fumo denso e nauseabondo. “Sedete, sedete pure alla mia tavola”, - li esortò la vecchia strega, - “vi preparerò un buon pranzetto, sono certa che vi piacerà!” I due bambini rassicurati dalla cordialità della donna, presero posto attorno al tavolo.

Poco dopo ella si diresse velocemente in giardino, raccolse una grossa zucca, dopodiché si mise subito ai fornelli, “preparò un crema di zucca come primo piatto, zucca fritta per secondo e per finire dei deliziosi dolcetti di zucca profumati allo zenzero.

I due bambini mangiarono di buon gusto, una volta terminato il delizioso pranzo, la donna gli propose di rimanere lì per la notte, affermando che fuori era già buio e ci si poteva imbattere in persone poco raccomandabili. I due bambini dopo qualche attimo di incertezza finirono per accettare.

Si erano da poco messi a letto, quando ad un tratto si udì bussare alla porta. Mirko e Livio spaventati si precipitarono giù dal letto senza far rumore si accostarono alla finestra. Benché fosse buio, scorsero delle ombre vagare nella notte, indossavano una veste bianca e si aggiravano in modo circospetto all’interno del bosco. Poco dopo videro la vecchia strega, confabulare animatamente con  loro.

Rientrata in casa, si diresse velocemente in cucina, sollevò il coperchio della pentola ed  iniziò ad inserire alcuni ingredienti, specificandoli uno ad uno. “Coda di rospo, ali di pipistrello, denti di coccodrillo, becco di corvo e per ultimo polvere di serpente” Mentre girava e rigirava il composto ella mormorava: ”Offrirò ai due fanciulli questa pozione magica, una volta ingerita, essi ubbidiranno ad ogni mia richiesta e saranno per sempre schiavi della mia volontà.”

I due bambini avendo udito le reali intenzioni della donna, spaventati, decisero di nascondersi sotto il letto, dopodiché uno dei due disse all’altro: “Dobbiamo fuggire da questa brutta casa o finiremo dritti nelle grinfie di quella megera.” L’amico  acconsentì subito e quando ebbero la certezza che la donna fosse andata nuovamente a letto, si avviarono cauti verso l’ingresso, aprirono la porta e una volta in strada iniziarono a correre a gambe elevate.

Mentre fuggivano per il bosco, si udivano da lontano rumori e frastuoni di catene. All’improvviso apparve dinanzi a loro davanti una eterea figura, era uno spettro che rivolgendosi ai due bambini esclamò: ”Sono Hally il fantasma della notte!” Poi iniziò animatamente a muovere le braccia, per poi ridacchiare e sogghignare in modo beffardo.

I due bambini terrorizzati seguitarono a correre e raggiunto il villaggio, si avvidero con grande sorpresa, che molti  bambini erano scesi giù in strada, essi vestivano in modo alquanto bizzarro, indossavano costumi di; maghi, fantasmi e vecchie streghe, tutti sembravano essere allegri e felici.

Mirko e Livio, ancora provati dall’esperienza da poco vissuta, compresero che quella era una notte speciale, era la notte di Halloween, dove tutto poteva accadere. Erano certi che se avessero raccontato a qualcuno la loro disavventura, nessuno mai gli avrebbe creduto. Pertanto conclusero di tenere per sé quel piccolo segreto, dopodiché si unirono anch’essi a tutti gli altri e festeggiare così in compagnia la tenebrosa e oscura notte di Halloween.