Il coniglio Giacinto e le uova di cioccolata

-Toc, toc, –  bussò alla porta Giacinto, il coniglio col cappello a cilindro. “ In che cosa posso esserti utile?” -  Chiese la talpa Lalla, mentre si affaccendava a fare le pulizie  nella sua tana.

-Il Coniglio Giacinto rispose - “Succede qualcosa di veramente incredibile, scende giù dalla montagna un fiume di cioccolato e siccome si avvicina la Pasqua, vorrei farne delle gustose uova, da donare a tutti i bambini, potresti custodirle per qualche giorno nella tua casa? “Certo, sistemale pure qui da me” - rispose la talpa Lalla - le conserverò con piacere.

Così Giacinto raccolse una grossa quantità di cioccolato e la trasportò in fabbrica, facendosi aiutare dalla sua amica Lilly, una coniglietta tutta bianca, insieme realizzarono tantissime uova di Pasqua. Una terminato il lavoro, Giacinto si procurò un piccolo furgone, trasferendo così le uova al suo interno.

“Ma dove porteremo tutto ciò?” – chiese Lilly a Giacinto.- “Non preoccuparti”, disse lui – la mia amica talpa le custodirà nella sua tana sino al giorno della Pasqua. -

Dopodiché raggiunsero Lalla, la quale le depose all’interno della sua casa, però, si accorsero che ne era rimasto solo uno, purtroppo per l’uovo non c’era più posto, allora Giacinto non avendo altro   modo per custodirlo pensò di infilarlo nel suo cappello a cilindro. “Questo lo serberò io sino al giorno della Pasqua” – affermò – e così fece.

Venne il giorno della festa, il coniglio Giacinto si recò dalla amica talpa, si fece consegnare le uova  dopodiché  le depose all’interno del mezzo, ad un tratto si rammentò di averne conservato uno dentro al cappello, fece per recuperarlo, ma con gran sorpresa si avvide che l’uovo si era trasformato in un delizioso coniglio di cioccolato.

“Ma come è potuto accadere?” – chiese Giacinto rivolgendosi all’amica Lalla- “Non ne ho la più pallida idea!” – rispose la talpa stupita. - “Vorrà dire che consegnerò  le uova a tutti i bambini e solo ad uno di loro andrà in dono il coniglio di cioccolato!”

 

Dopodiché Giacinto trasferì tutte le uova sul mezzo e con una certa soddisfazione mise alla guida il coniglio, che con un certo orgoglio guidava il mezzo verso la casa di tutti i bambini per augurare loro una Felice e Buona Pasqua.